FAMIGLIA E
GLOBALIZZAZIONE: UNA
TESTIMONIANZA
1/CONOSCERSI PER CONVIVERE E COSTRUIRE LA PACE - 2017
Quale famiglia per un futuro di pace?
La famiglia è come un albero con profonde radici rami e foglie.
La radice dell’albero può essere comparata al pensiero di Pierre
Tei-lhard de Chardin :
“Non siamo esseri umani con esperienza spirituale.
Siamo esseri spirituali aventi esperienza umana.”
E più facile interiorizzare quest’affermazione che spiegarla.
Theillard de Chardin, gesuita francese, insegnante del mio papà
al Cairo; anche per questo lo sento autore molto vicino alla mia
interiorità.
- La mia famiglia in Egitto
- Genitori e figli
- Le sfide della famiglia tradizionale
- Diritti Umani e matrimonio
- Immigrazione islamica e famiglia
- Marito e moglie: La legge dell’amore
La mia famiglia in Egitto:
Siamo sette fratelli e sorelle nati in Egitto, emigrati in tre
conti-nenti diversi a seguito di leggi e atti discriminatori
verso cittadini non musulmani, ci hanno spinti verso
l’emigrazione uno dopo l’altro. I genitori, lasciati soli, ci
hanno raccomandato di mantenere il contatto con loro e di
aiutarci a vicenda. Scrivere una lettera settimanale e farla
girare a tutti, scegliere carta leggera per alleggerire il peso
postale, le carte carbone per duplicare ( la censura egiziana
apriva tutte le lettere) sono formalità che ci hanno mantenuti
uniti spiritualmente.
Poco alla volta alla descrizione della vita quotidiana di un
emigrato in cerca di lavoro e di affetti, è subentrata la forza
dei sentimenti dell’uno verso l’altro e la scoperta di quanto i
legami familiari ci tenessero uniti. Mia moglie ed io abbiamo
trasmesso questa abitudine ai nostri quattro figli, scrivendoci
gli auguri ad ogni occasione di anniversario rinforzando cosi la
coesione tra di noi. Mantenere contatti epistolari era diverso
da oggi. Con mia nipote in Oceania, in contatto tramite skype e
internet, l’espressione dei sentimenti, pur nella facilità delle
attuali comunicazioni senza barriere, non è approfondita nella
stessa misura, rimane una mera descrizione di vita corrente, o
veloci contatti verbali odierni; penso che i sentimenti
familiari sono arricchiti maggiormente dalle lettere, che
richiedono cura, attenzione, introspezione.
Genitori e figli
Attraverso i figli Dio rinnova il mondo. Il cuore di un bambino
è simile a quello di un Santo, si sa che nel grembo materno il
bimbo è raggiunto dall’affetto e da i pensieri della gestante in
preparazione dall’incontro e all’abbraccio che lo accoglierà. La
famiglia ha un'influenza decisiva sulla nostra personalità,
nasciamo sempre all’interno di un contesto umano, nel corpo di
una donna e nella sua rete di relazioni, che sia di single,
sposata o divorziata. Idealmente la famiglia è uno spazio in cui
i figli vengono allevati, trovano sicurezza e imparano la
fiducia, ma anche un contesto di reciproco amore e
responsabilità per tutta la vita. I genitori possono imparare
dai loro figli ma rimangono i primi maestri nella vita.
L’ambiente familiare influenza le prospettive esistenziali dei
figli; la presenza del padre è altrettanto importante per
aiutare i figli a svilupparsi emotivamente, indispensabile per
agevolare la madre che contribuisce con il suo lavoro
all’economia casalinga. Ricordiamoci che i figli non ci
appartengono, sono persone libere a noi donate, ma destinate a
percorrere il cammino da loro scelto. Se alcune di queste scelte
possono causarci sofferenza, la dignità della persona viene
prima dei nostri desideri.
Le sfide della famiglia tradizionale
Per famiglia intendo quella in cui ho vissuto. Ultimamente sono
sorte correnti che puntano ad infrangere il modello tradizionale
a nome della libertà individuale, sublimando altre situazioni.
Solo per elencarne alcune: il divorzio con la conseguente
situazione di instabilità psicologica dei figli, i donatori di
sperma e di madri surrogate, bimbi in provetta, genitori
biologici, la penuria di donne in Cina e India causata
dall’aborto. Sotto l’etichetta di establishment liberal sono
pubblicizzate le pratiche cosi dette LGBTQ
(lesbiche,gay,bisessuali, trans gender,queer), accusando di
razzismo tutti quelli che sono contrari. Pubblicizzano come atti
normali pratiche quali aborto, eutanasia, suicidio assistito,
ridefinizione del matrimonio in modi che ne violano il
significato essenziale. Se non ti adegui sei vetusto
antiprogressista. Oggi più che mai la libertà di pensiero,
parola ed espressione è sotto attacco; quando il pensiero in
questione non è quello allineato al politicamente corretto: cioè
a quanto hanno stabilito essere "giusto" e "vero" dei gruppi di
potere tanto influenti quanto poco o per nulla rappresentativi
del sentire comune. Lascio a persone più competenti l’arduo
compito di affrontare simili argomenti che sfidano la famiglia
tradizionale.
Diritti Umani e matrimonio
In base alla mia esperienza di vita, ho cercato di descrivere la
va-lenza dell’unità spirituale per mantenere i legami scaturiti
dal matrimonio conforme all’articolo 29 della Costituzione dello
stato italiano confermato dalla Dichiarazione Universale dei
Diritti Umani promulgata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre
1948. Nel mondo sono sorte altre Dichiarazioni sui Diritti Umani
in particolare pubblicate dalle nazioni dove la fonte della
legge è la sharia islamica. All’atto pratico in una società dove
esiste una legislazione che discrimina i cittadini in base alla
religione e al sesso, i danni alle famiglie possono essere
superati, in parte, dalla capacità di far crescere gli aspetti
spirituali dei cittadini, una responsabilità che ricade sulla
famiglia. Per inciso, in sede ONU spesso il Vaticano è più
vicino agli stati islamici rispetto agli stati cosi detti
“cristiani”, Italia compresa, nelle votazioni che riguardano i
temi della natalità e della vita.
Immigrazione islamica e famiglia
Vorrei aprire una breve parentesi su un argomento di cui si
parla poco. Dopo la seconda guerra mondiale i paesi africani
rivieraschi del Mediterraneo hanno avviato una forte campagna di
sviluppo demografico con il risultato, nel’arco di
cinquant’anni, di triplicare il numero dei loro abitanti
accompagnato da un cresciuto impoverimento; nello stesso periodo
l’Europa è cresciuta economicamente, con una popolazione più
anziana stabile demograficamente. Da ciò è dipeso un divario che
le nuove generazioni africane cercano di colmare. La cresciuta
disponibilità dei mezzi di trasporto e di comunicazione ha
facilitato l’emigrazione verso l’Europa dei giovani arabi. Essi
provengono da paesi governati da leggi che privilegiano i
cittadini musulmani rispetto agli aderenti a qualunque altro
credo religioso. Questi giovani sono condizionati da pregiudizi
mentali nel momento in cui approdano in Europa, paese in cui
prevalgono l’uguaglianza, diritti e doveri e non discriminazione
tra i cittadini.
A differenza del cittadino europeo e in particolare
dell’italiano, è da ricordare che il cittadino arabo, sia
cristiano che musulmano, ha una identità intimamente legata al
suo credo religioso e alla sua comunità prima ancora che allo
stato di appartenenza. La forza politica più organizzata e
ramificata nei paesi arabi è quella dei Fratelli Musulmani
-l’islam politico- il cui motto è “Il corano è la nostra legge,
Il jihad la nostra via. Morire nella via di Allāh è la nostra
suprema speranza". Le cronache riportano che hanno come
obiettivo di ottenere un riconoscimento giuridico delle leggi
islamiche nel nostro continente. Aprire la porta alla
possibilità di applicare una legge che discrimina i cittadini in
base al sesso e alla fede religiosa creerebbe scompiglio alla
pace familiare e sociale.
Marito e moglie: La legge dell’amore
Non esiste una formula magica per raggiungere un felice
rappor-to immediato, se non con una trasformazione lenta,
profonda e costante nel cuore di ciascun coniuge. Accettare
l’altro anche quando agisce in modo diverso da quello che io
avrei desiderato, perché siamo tutti una complessa combinazione
di luci e ombre. Quando nelle nostre famiglie seguiamo la legge
dell’amore, siamo in grado di affrontare qualsiasi tipo di prova
o di sacrificio; il reciproco amore diventa immagine dell’amore
con cui Dio ama l’umanità. Se il nostro essere spirituale cresce
nei cuori di cia-scun membro della famiglia si ripercuote nella
società: è una re-sponsabilità che gli insegnamenti di Gesù
Cristo, ma anche di fondatori di altre religioni, ci hanno
lasciato nella misura in cui viviamo ciascuno la propria fede e
diamo visibilmente, di fronte a tutta la comunità, prova di
carità e amore.
A conclusione di questa breve chiacchierata torno al pensiero
iniziale: siamo essere spirituali con esperienza umana. Lo
spirito mi avvicina a Dio nella misura in cui agisco secondo
coscienza, ascoltare la voce del Creatore Padre di tutti gli
uomini, crea la ba-se della Convivenza, di un dialogo che
avvicina persone di diversa provenienza e storia. Questo è il
mio pensiero sul tema ”quale famiglia per un futuro di pace”.
Giuseppe Samir Eid