DIALOGO ISLAMO CRISTIANO
CONOSCERSI PER CONVIVERE E COSTRUIRE LA PACE |
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LETTERA AI PARLAMENTARI EUROPEI E AL PARLAMENTO ITALIANO
CADR AMBROSIANO - 31/01/2011
Onorevoli Signori,
siamo da più di venti anni impegnati sul fronte del dialogo
interreligioso, a partire dalla nostra Milano ma anche su tutto
il territorio nazionale. Intendiamo farvi giungere la nostra
voce perchè unita a quella di tanti altri uomini e donne che si
sono già espressi sulle tragiche vicende di Alessandria d'Egitto
e non solo, affinchè i membri del Parlamento europeo si facciano
sempre più promotori efficaci di giustizia, libertà e pacifica
convivenza fra le popolazioni dell'area mediterranea. Dopo il
grave fatto dell'uccisione di cristiani ad Alessandria d'Egitto
(è ormai noto che da anni durante le feste di Natale queste
violenze si ripetono nel Paese) desideriamo affermare
innanzitutto che i cristiani nel mondo arabo sono dei cittadini
autoctoni con doveri e diritti verso il proprio paese e
governanti a prescindere dal credo religioso della maggioranza;
sembra invece che essi siano considerati e percepiti sia
all'interno che all'esterno del paese come un etnia straniera.
Non si tratta solo di aumentare le misure di protezione
attraverso le forze dell'ordine: non si tratta di un problema di
sicurezza, ma di "cultura" . Occorre un cambiamento radicale
nella formazione dei cittadini, sia comuni che quelli aventi
responsabilità amministrative o politiche, allo scopo di far
comprendere a tutti di essere uguali e che la violenza è
intollerabile e deve essere prontamente rimossa e cancellata..
Pensiamo occorrerà favorire incontri pubblici e di alta
visibilità soprattutto dove ci sono maggior chiusure e dove è
più sedimentata una mentalità di contrapposizione. E'
indispensabile lavorare sull'educazione, sui media, sui libri di
testo nelle scuole e perfino invitare a questa linea educativa
di giustizia e di pace, gli imam che hanno in mano il
formidabile strumento delle prediche nelle moschee, dove sarebbe
opportuno proclamare anche i versetti del Corano che
sottolineano la volontà di Dio verso la pluralità religiosa e
l'impegno nel gareggiare nel bene nella Misericordia di Dio.
Abbiamo accolto con soddisfazione la notizia che gli aiuti della
comunità europea ai Paesi dove esistono violenze verso i
credenti, sia subordinata alla effettiva promozione nel Paese
dei valori di libertà civile e religiosa per tutti senza
discriminazione alcuna. Si auspica anche che, al riguardo, vi
sia una intensa opera di monitoraggio. Riteniamo che questa
strategia vada elaborata e sviluppata per creare una cultura di
uguaglianza di diritti e di condivisione dei doveri. E'
importante che l'Occidente, negli scambi tecnologici o di mercato,
sappia unire o subordinare anche scambi culturali con criteri di
reciprocità soprattutto per la gente semplice. Nella speranza
che anche questa nostra voce venga accolta e non resti lettera
morta, ringraziamo quanti si adoperano per i Diritti dell'Uomo
in ogni parte del mondo.
Milano 31.01.2011
Giuseppe Samir Eid
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Intendono
fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio,
gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei
cristiani nel mondo islamico da cui proviene l'autore.La conoscenza
dell’altro, delle diversità culturali e religiose
sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini
ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul
territorio. |
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