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Moschee, fede e
diritti umani
FAX - 10/06 - 2000
Gentile Dr. Roberta
Aluffi
A : dr. Roberta Aluffi
DA : G. Samir Eid
Copia : don Giampiero
Numero di pagine: l
OGGETTO: Milano e l’Islam
Vedo la sua presenza programmata nel convegno Milano e l’islam
presso le Stelline. A questo proposito prendo la libertā per
segnalarLe offro alcuni spunti sulle tematiche dell’Islam tra
noi.
Fede religiosa:
E’ lodevole che i centri islamici & Milano possano far crescere
la fede religiosa dei fedeli, invece č criticabile quando il
centro si propone di voler applicare alla societā nostrana, usi,
costumi e dettami di provenienza straniera in nome dell’Islam.
La domanda sorge poi: di quale Islam? Quello praticato al Cairo,
a Beirut, & Tunisi, oppure alla Mecca, a Karachi 0 nel deserto
del secolo settimo?
Diritti umani:
Di quali diritti si parlerā? A mio parere affrontare la veritā č
un valore innegabile. Sarebbe utile per tutti quanti, cristiani
e musulmani, cogliere1’occasione per chiedere di definire il
contenuto del titolo, e di evidenziare quali sono le differenze
sostanziali che esistono tra la legge italiana e quella dei
paesi dell‘islam. E' risaputo che la sharia applicata nei
rappofli interpersonali discrimina in non musulmani, e nel caso
dei
matrimoni misti, la donna cristiana e la sua prole.
Per prevenire simili problemi nella cittā di Milano, va
suggerito la stipulazione di convenzioni bi-1aterali che
riconosca esclusivamente come foro competente, la Legge dello
Stato dove č celebrato il matrimonio.
Rimango a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento e Le porgo
i migliori saluti.
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Intendono
fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio,
gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei
cristiani nel mondo islamico da cui proviene l'autore.La conoscenza
dell’altro, delle diversità culturali e religiose
sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini
ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul
territorio. |