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MILANO E L'ISLAM
FAX 06/ 2000
A : Mons. Gianfranco Ravasi
DA : G. Samir Eid
OGGETTO: Milano e l’Islam
Vedo la sua presenza programmata nel convegno Milano e l’islam
presso le Stelline. A questo proposito prendo la libertā per
segnalarLe offro alcuni spunti sulle tematiche dell’Islam tra
noi.
Fede religiosa
E’ lodevole che i centri islamici a Milano possano far crescere
la fede religiosa dei fedeli, invece č criticabile quando il
centro si propone di voler applicare alla societā nostrana, usi,
costumi e dettami di provenienza straniera in nome dell’Islam.
La domanda sorge poi: di quale Islam? Quello praticato al Cairo,
a Beirut, a Tunisi, oppure alla Mecca, a Karachi o nel deserto
del secolo settimo?
Diritti umani
Di quali diritti si parlerā? A mio parere affrontare la veritā č
un valore innegabile.
Sarebbe utile per tutti quanti, cristiani e musulmani, cogliere
l’occasione per chiedere di definire il contenuto del titolo, e
di evidenziare quali sono le differenze sostanziali che esistono
tra la legge italiana e quella dei paesi dell’islam. E' risaputo
che la sharia applicata nei rapporti interpersonali discrimina
in non musulmani, e nel caso dei matrimoni misti, la donna
cristiana e la sua prole.
Per prevenire simili problemi nella cittā di Milano, va
suggerito la stipulazione di convenzioni bi-laterali che
riconosca esclusivamente come foro competente, la Legge dello
Stato dove č celebrato il matrimonio.
Rimango a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento e Le porgo
i migliori saluti.
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Intendono
fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio,
gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei
cristiani nel mondo islamico da cui proviene l'autore.La conoscenza
dell’altro, delle diversità culturali e religiose
sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini
ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul
territorio. |