CONDANNA LA STRAGE DEI
CRISTIANI IN EGITTO
CONOSCERSI PER CONVIVERE E COSTRUIRE LA PACE/01 -
2011
Commento su Ali
Condanna la strage dei cristiani in Egitto
Avrei alcune considerazioni da fare sulle modalità della “difesa
dei cristiani” da parte dell’Occidente; è un tema fuorviante e
controproducente che fa sembrare che i cristiani indigeni siano
accomunati a cittadini stranieri nel proprio paese; questo NO.
Per quanto riguarda i Cristiani sotto attacco nel mondo
islamico:Il problema è politico e va affrontato come tale.
Ho letto di varie proposte riguardo ai cospicui finanziamenti
della UE, e propongo ai nostri governanti di avere il coraggio
di subordinarli all’attuazione di maggiore libertà civile,
religiosa e sicurezza nel paese beneficiario; promuovere una
società che abbia un profondo senso di fiducia nei valori
religiosi e umani, sia caratterizzata da un reciproco rispetto
di tutti i suoi componenti con uguali diritti e doveri, che
l’appartenenza religiosa non sia una discriminante tra i suoi
cittadini.
Condivido l’idea che l’Occidente inizi a concedere crediti a
certe condizioni che possono spaziare dallo scambio tecnologico
alla cultura, ma anche di subordinare finanziamenti e protocolli
internazionali in corso di stipula a certi criteri culturali e
di reciprocità.
Sappiamo che la fonte della pressione su i cristiani nei paesi
arabi è la cultura, l’educazione, la propaganda mediatica, le
prediche e non di meno (last but not least) i libri di testo
nelle scuole. A mio parere, ci vorrebbe estendere l’azione dell’
Italia e del Unione Europea agli ambiti culturali, ai libri di
testo nelle scuole che siano privi di riferimenti offensivi
verso i non musulmani anche se sono versetti estrapolati dal
corano; basterebbe selezionarne degli altri. I nostri governanti
dovrebbero farlo sapere molto chiaramente ai loro partner dei
paesi che richiedono i finanziamenti.
Questa la nostra richiesta.
In pratica sono due le azioni prospettate:
• Monitorare la cultura, tutti i mezzi di diffusione e
l’educazione scolastica che dispregiano offendendo chi non è
musulmano
• subordinare il business e la partecipazione a accordi
bilaterali/internazionali a certi criteri di libertà di
coscienza definendo i mezzi per applicarli.
Giuseppe Samir Eid
18 ottobre 2011 at 16:28
Cristiani musulmani uguali di fronte alla legge
Avrei alcune considerazioni da fare sulle modalità della “difesa
dei cristiani” da parte dell’Occidente; è un tema fuorviante e
controproducente che fa sembrare che i cristiani indigeni siano
accomunati a cittadini stranieri nel proprio paese; questo NO.
Per quanto riguarda i Cristiani sotto attacco nel mondo
islamico:Il problema è politico e va affrontato come tale. Ho
letto di varie proposte riguardo ai cospicui finanziamenti della
UE, e propongo ai nostri governanti di avere il coraggio di
subordinarli all’attuazione di maggiore libertà civile,
religiosa e sicurezza nel paese beneficiario; promuovere una
società che abbia un profondo senso di fiducia nei valori
religiosi e umani, sia caratterizzata da un reciproco rispetto
di tutti i suoi componenti con uguali diritti e doveri, che
l’appartenenza religiosa non sia una discriminante tra i suoi
cittadini.
Condivido l’idea che l’Occidente inizi a concedere crediti a
certe condizioni che possono spaziare dallo scambio tecnologico
alla cultura, ma anche di subordinare finanziamenti e protocolli
internazionali in corso di stipula a certi criteri culturali e
di reciprocità.
Sappiamo che la fonte della pressione su i cristiani nei paesi
arabi è la cultura, l’educazione, la propaganda mediatica, le
prediche e non di meno (last but not least) i libri di testo
nelle scuole. A mio parere, ci vorrebbe estendere l’azione dell’
Italia e del Unione Europea agli ambiti culturali, ai libri di
testo nelle scuole che siano privi di riferimenti offensivi
verso i non musulmani anche se sono versetti estrapolati dal
corano; basterebbe selezionarne degli altri. I nostri governanti
dovrebbero farlo sapere molto chiaramente ai loro partner dei
paesi che richiedono i finanziamenti.
Giuseppe Samir Eid